Quello che gli uomini sanno, ma non dicono!

L’ora di educazione fisica per Simone era un incubo! Se avesse dovuto descrivere l’inferno nel suo immaginario lo avrebbe proprio decantato così! Un gruppo di adolescenti con acne, linguaggio forbito, odore di sudore che venerano il gioco del calcio!
Lui era diverso da loro! Odiava sudare, il calcio e teneva particolarmente a risultare ben vestito e profumato!
Ecco perché era bersaglio dei compagni, nulla di estremamente grave ma quelle sottili e fastidiose battutine che a forza di sentirle risuonano come le peggiori hits estive nel cervello!
In ogni ora di educazione fisica Simone si presentava con la giustificazione che non poteva svolgere l’attività! Purtroppo per lui l’insegnante non era da meno dei compagni e rilegava a lui il lavoro di prendere e riporre gli attrezzi che servivano durante le lezioni! Ma questo a Simone non pesava, tutto purché svolgere gli esercizi e condividere quelle ore coi compagni! Una routine che Simone svolgeva quasi da automa, fino a quel sabato 23 maggio del 1998 si erano svolte le ultime due ore con educazione fisica e poi sarebbe iniziato il tanto atteso weekend! In quella lezione di erano fatte le prove per atletica leggera e il materiale era più del solito , mentre Simone metteva apposto gli ostacoli senti la porta del magazzino aprirsi e vide entrare Marco!
Marco era l’opposto di Simone, alto! Fisicamente ben messo. Non a caso era il capitano della squadra di basket della scuola ! Castano con i capelli rasati sui lati e più lunghi sopra! Occhi verdi, ma non un verde qualunque. Quel verde che ha il mare quando ha svariate sfumature che vanno tra l’azzurro il blu e il verde per l’appunto!
Simone non se lo aspettava e di getto gli disse: “ Che fai tu qui?”
Marco in silenzio avanzo con delle aste in mano e gli risponde “ Dove vanno queste?”
Simone stizzito ribatte” É compito mio non ho bisogno di una mano!”
Marco con la sua solita sicurezza disse: “ E chi vuole darti una mano?! Sono in punizione il professore mi ha detto di farlo!
Da lì renió il silenzio e per 15 minuti successivi ci fu solo il rumore degli attrezzi che venivano messi apposto! D’un tratto si sentì un rumore e tutti i palloni che erano appesi dentro una rete investirono di colpo Simone! La rete si era rotta ! Marco prontamente si getto verso di lui come per proteggerlo: “ Ti sei fatto male Simone?”
“No…ma sai come mi chiamo? “
“Perché non dovrei saperlo siamo in classe insieme!
A quel punto gli occhi verde acqua di Marco e gli occhi color nocciola di Simone intrapresero un intenso sguardo senza mai distogliersi l’uno dalle pupille dell’altro!
Sembrava infinito fino a quando Marco appoggio le sue labbra su quelle di Simone! Non un bacio! Ma proprio una di quelle limonate adolescenziali dove non si capisce dove finiscono le labbra e inizia il viso, dove le lingue sembrano impazzite e sembrano scambiarsi una nella bocca dell altro!
Da lì il respiro di entrambi diventò sempre più insistente e affannoso!
Quando Marco si abbassò il pantaloncino e le mutande fino al ginocchio si sentì Simone gemere di piacere alla vista del membro di Marco!
Per Simone era la prima volta ma questo Marco non lo sapeva e l’ntraprendenza di Simone nel gestire la situazione, abbassarsi e prendere il suo cazzo tra le labbra non lo tradì! Iniziò prima con la lingua a leccarlo e poi a far scivolare le labbra fino alla base!
Marco non capiva più nulla iniziò a gemere sempre più insistentemente, il cazzo gli era cresciuto ed era tosto e duro come marmo!
Simone nel sentirlo godere così godeva a sua volta e sentiva nella sua bocca il cazzo di Marco che pulsava sempre di più! Simone succhiava, Marco godeva! Simone godeva con suoni strozzati dal cazzo di Marco e Marco si lasciava andare a dimenare le gambe quando…ti ti ti ti ti ti la sveglia scandiva le 6.30 Simone si sveglia di colpo e ad alta voce dice: Perché cazzo ho sognato Marco dopo 26 anni ? Poi si prese tra le mani il cazzo duro e inizia a masturbarsi impulsivamente sempre più veloce pensando a quella prima volta che aveva preso un cazzo in bocca! Era da tantissimo tempo che non godeva così è lo dimostra il fatto che da tempo che non schizzava così lontano tanto da arrivarsi in faccia da solo! Un gemito finale e un pensiero di rilassatezza prese tutto il suo corpo!
Ma la sveglia risuona
,bisogna tornare alla realtà di venerdì 7 giugno 2024 ! Dopo una veloce doccia una striminzita colazione ed essersi vestito,Simone si butta nel traffico della città la sua Torino!
Un pensiero però continua a girare nella sua testa? Che fine avrà fatto Marco? Si farà ancora fare i pompini dagli uomini?
Il suo pensiero viene distolto dalla sua fermata della metro ! E mentre è sulla scala mobile per risalire in superficie viene colto da un altro quesito!
Quanti di quegli uomini che ha intorno, nel periodo dell adolescenza hanno avuto esperienze gay?
E quanti erano disposti ad ammetterlo?
Simone sa bene che gli uomini sanno ma non dicono perché Marco fu solo il primo ……..

CONTINUA (seconda parte ➡️)